Ljubljana “gita sociale”

Si è aggiunto un altro tassello a questo Anno Accademico che sta per volgere alla fine, la nostra uscita a Lubiana, che noi definiamo la “gita sociale” per eccellenza, un folto numero di soci partecipanti, una splendida giornata primaverile, il buongiorno del mattino. Lubiana è tra le più piccole Capitali d’Europa, è il centro economico e culturale della Slovenia,  all’arrivo siamo stati accolti da due guide e in due gruppi abbiamo iniziato la nostra visita. Attraverso una via principale che conduceva al centro della capitale, una serie di palazzi e monumenti catturavano la nostra attenzione fino a giungere al cuore del centro storico della città è anche il luogo in cui si incontrano barocco, secessione e architettura di Jože Plečnik. Il suo aspetto è caratterizzato dalla facciata rosa della chiesa francescana dell’Annunciata, che è probabilmente l’immagine più riconoscibile di Lubiana, dal monumento al poeta France Prešeren e dal Tromostovje di Plečnik. Dopo il grande terremoto del 1895 nella piazza sorsero nuovi palazzi borghesi: le case di Frisch e di Seunig all’inizio dell’odierna via Čopova ulica, il palazzo dell’attuale Centralna lekarna (Farmacia centrale), quindi il grande magazzino Urbanc, la casa Hauptmann e trent’anni più tardi il palazzo Mayer.

Dopo una breve sosta per ammirare le bellezze architettoniche e il via vai di gente che affollava la piazza in una calda mattinata di sabato, ci siamo diretti verso uno dei simboli di Lubiana, il ponte dei Draghi, quattro draghi alati dall’aspetto feroce sorvegliano il ponte ad arco che attraversa il fiume di Lubiana. Bell’esempio di architettura stile Secessione, il ponte dei Draghi è stato uno dei primi ponti in cemento armato in Europa. Chiamato anche Zmajski most, è stato costruito nel 1901 dall’architetto Jurij Zaninović in onore di Francesco Giuseppe I.  Inizialmente come ornamento erano previste delle sculture di grifoni. Tuttavia, alla fine i grifoni furono sostituiti da imponenti statue di draghi, che sono oggi una delle attrazioni principali della città, e richiamano la leggenda secondo cui l’eroe mitologico greco Giasone, che rubò il vello d’oro del re Aites e poi con l’equipaggio degli Argonauti scappò sulla nave Argo attraverso il Mar Nero fino al Danubio, risalì il fiume Sava fino al fiume Ljubljanica dove affrontò un drago e lo uccise. Per questo oggi Lubiana è chiamata “la città dei draghi” e da secoli ne esibisce uno sul suo stemma.

Attraverso uno splendido mercato, pervaso da una atmosfera vivace, principale punto vendita della città, un folto numero di bancarelle esponevano frutta e verdura locale e più in là una vasta scelta di fiori freschi e composizioni di fiori secchi tipiche del luogo, siamo arrivati alla Cattedrale di San Nicola, uno dei più belli esempi di arte barocca in Slovenia. La chiesa dedicata al santo patrono dei pescatori, sorge sul sito di una basilica romanica del XIII secolo, ma l’attuale edificio con i suoi campanili gemelli risale agli inizi del XVIII secolo.

Lasciata alle spalle le Cattedrale, si arriva Mestni Trg è la Piazza della Città, cuore del centro antico di Lubiana. Gli eleganti edifici costruiti dopo il terremoto del 1511 decorano la piazza e le donano un aspetto fortemente barocco. Tra le costruzioni più belle, spiccano la casa Haman, in cui è ospitata la Mestna galerija (Galleria civica), il palazzo Lichtenberg con la facciata decorata dallo scultore Osbalt Kittel, i palazzi Rakovec e Obrez di Matija Persky, la casa Souvan con i rilievi sulla facciata che rappresentano il commercio, l’agricoltura e l’arte. Domina la Piazza Civica il Mestna hiša, ovvero il Municipio (chiamato anche Magistrat o Rotovž), sede del Comune della città di Lubiana. Eretto nel 1484, fu ricostruito e ampliato nel 1717-18, e ristrutturato nel 1963. Sopra la facciata di chiara influenza veneziana, si eleva la torre dell’orologio.

Davanti al Municipio si eleva l’obelisco della fontana dei Fiumi di Carniola (1751), uno dei monumenti più famosi della Lubiana barocca ed ultima opera eseguita da Robba nella capitale slovena. Lo scultore, traendo ispirazione dalla Fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona del Bernini, volle rappresentare attraverso tre figure che reggono grossi vasi da cui sgorga l’acqua, i tre fiumi carniolani: la Krka, la Ljubljanica e la Sava.

Si è giunti all’ora dell’incontro dei due gruppi e siamo arrivati al Triplice Ponte (Tromostovje) uno dei simboli più conosciuti di Lubiana, piccolo ma caratteristico accesso alla città vecchia, quando fu costruito (1842), era un comune ponte in pietra a singola arcata sul Ljubljanica, a tutti noto come Špitalski most (Ponte dell’Ospedale) anche se il nome ufficiale era ponte Franz,  in onore dell’arciduca Francesco Carlo d’Austria, come ricorda la scritta sul piedistallo del ponte. Da ogni ponte laterale due scale conducono alle terrazze alberate sopra il fiume dove il famoso architetto sloveno fece piantare dei pioppi. Oggi il Triplice Ponte, completamente pedonalizzato, è una piacevole passeggiata, vivacizzata da artisti e musicisti di strada, che collega Prešernov trg, piazza principale e popolare punto d’incontro di Lubiana, al centro storico. Ci attende in un ristorante nei paraggi, un lauto pranzo con piatti tipici sloveni.

Pomeriggio ci aspetta la scoperta del pittoresco centro storico di Lubiana, dal punto di vista del battello, la gita comincia sull’approdo Cankarjevo nabrežje. L’itinerario della gita ci porta prima contro corrente sotto più bellissimi ponti (Ponte dei calzolai, Ponte Hradetzky e Ponte di Prule) fino al inizio del Canale Gruber. Qui si gira e si ritorna con la corrente sulla stessa via per proseguire verso il centro storico di Lubiana sotto i Tre ponti e il Ponte dei draghi. Si ha cosi la possibilità di conoscere l’infrastruttura di Lubiana da tutt’altra prospettiva. Dal Ponte dei draghi si ritorna poi fino al punto di partenza.

Una parte del fiume Ljubljanica è protetta come monumento nazionale per la importanza archeologica e storica che ha. Il fiume è anche molto particolare perché sul Carso, da dove proviene, sorge e poi scompare più volte. Una volta non lo sapevano, che si trattava del stesso fiume e hanno dato un nome differente a ogni segmento del fiume. Quindi chiamano Ljubljanica anche il fiume dei sette nomi.

Lubiana ha un bel patrimonio culturale, risultato di tante contaminazioni e scambi, siti e monumenti, un maestoso castello, musei e gallerie, abbiamo trovato una capitale vivace, tranquilla e molto graziosa, con la particolarità che ogni quartiere ha una sua propria fisionomia storica: liberty, medievale e barocca.

Una splendida giornata per una “gita sociale”

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